Il rifugio del tempo perduto
L’Antica Birreria Peroni, unico locale storico del suo genere nella capitale, si può ben dire che viva in odore di santità.
L’accoglie via di S. Marcello che, al passante disattento e frettoloso, può sembrare una delle tante stradine di Roma. I suoi sanpietrini, invece, raccontano storie di martirio e di miracoli.
Destinata, in origine, a Catabulum, la stazione delle poste romane dove venivano ricoverati i cavalli e le vetture dei corrieri postalie dove fu sottomesso ai lavori più degradanti il pontefice S. Marcello, assunse nel tempo una sua sacralità. Sulle rovine delle scuderie venne eretta una chiesa dedicata al Santo Pontefice Martire con la facciata al lato opposto dell’attuale e dalla quale la via prende il nome.
Nel 1519 un incendio distrusse la chiesa che fu riedificata con la facciata in via del Corso: sorse, inoltre, sul demolito Palazzo Costa, la Galleria S. Marcello che univa la strada a via del Corso. Nella galleria, ora di proprietà della banca di Roma e non più transitabile, si può ammirare l’antica fonte battesimale della chiesa preesistente.
Nel 1669, interessò la via: l’immagine della Vergine, che si trovava raffigurata in un’edicola, mosse gli occhi. Allora venne edificato dalla famiglia della marchesa Lavarelli Papazzurri il più piccolo santuario mariano esistente, il quale è attualmente conosciuto come la Madonna dell’Archetto.